Un bimba straniera, dimessa da pochi giorni, accudita per molto tempo dai nostri volontari ha lasciato un ricordo dolcissimo nei loro cuori.
Due ricordi dei nostri Volontari che ci raccontano di lei.
“Quando ho pensato a cosa raccontare, mi è venuta subito in mente lei, la nostra stellina!
Lei, una dolcissima bimba di pochi mesi, di origine straniera, che è stata per molto tempo in un Reparto dell’Ospedale Bambino Gesù.
Purtroppo i genitori erano presi dagli altri figli, da altri impegni e quindi la piccola era spesso sola.
Era naturale, allora, per tutti noi volontari di Arcoiris (e per gli altri volontari, i medici, gli infermieri) passare, per prima cosa, nella sua stanza, ogni volta che entravamo in quel Reparto. E, se stava da sola ed era sveglia, coccolarla in tutti i modi. Le prendevamo le manine, le cantavamo canzoncine, magari insieme ai video del cellulare, facevamo suonare i carillon appesi al lettino. A volte la tenevamo in braccio, quando era un po’ triste perché voleva un contatto più stretto o desiderava dormire.
E lei rispondeva guardandoti con quegli occhi grandi, un po’ diversi, a causa della sua patologia, disarmanti. Sorrideva, stringeva le tue dita con le sue manine, emetteva divertenti “pernacchiette”. E, man mano che cresceva, aumentava la sua partecipazione, il suo modo di rapportarsi con te.
L’altro giorno è stata dimessa, ma non è tornata ancora a casa. Evidentemente i problemi familiari non consentono ai parenti di potersi occupare a tempo pieno di una bambina con problemi di salute. Si è però avvicinata a loro e quindi potrà avere più spesso le loro attenzioni, specie quelle della mamma.
Quindi questa storia non ha un lieto fine a tutto tondo, ma tutti noi ci auguriamo che lo abbia e al più presto.
Che la nostra stellina possa brillare di gioia per tutto l’affetto che riceve!”
“Dopo mesi di coccole,canzoncine, dopo aver visto la dolcezza dei tuoi occhi, i fantasiosi movimenti delle tue piccole mani, sei andata verso una nuova vita, che ti auguriamo fortunata e gioiosa.
Dobbiamo mettere sempre tra noi e i bimbi ricoverati “la giusta vicinanza” ci raccomanda Ignazio, nelle sue supervisioni, ma in certi casi è più difficile.
Ti pensiamo con altre persone che avranno cura di te, che ti daranno, lo speriamo con tutto il cuore,un futuro sereno,e allora un tenero bacetto, ti ricorderemo piccolo fiore e per te i versi di Nazim Hikmet:
“Non vivere si questa terra
Come un’estranea
Credi al grano,alla terra,al mare
ama le nuvole,la luna
Ti diano gioia
Tutti i beni della terra.
L’ ombra e la luce ti diano gioia
Le quattro stagioni ti diano gioia
Ma soprattutto,a piene mani
Ti dia gioia l’umanità.”